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Newsba. La newsletter del Sistema Bibliotecario di Ateneo dell'Università di Padova

Numero 30
Maggio 2025

In primo piano

Silenzi eloquenti

"Silenzi Eloquenti", la collezione femminile d’arte diffusa nelle biblioteche di Ateneo

Lunedì 19 maggio alle ore 11:00, presso la Biblioteca Beato Pellegrino di Studi Letterari, Linguistici, Pedagogici e dello Spettacolo, si terrà l'inaugurazione di "Silenzi Eloquenti", la nuova collezione di arte contemporanea dell'Università di Padova dedicata alla produzione artistica femminile.

Le biblioteche di Ateneo sono state individuate come luoghi di valorizzazione e conservazione delle opere d'arte, generando una collezione femminile d’arte diffusa composta da lavori di artiste che hanno riflettuto e lavorato sulla violenza e sulla disparità di genere.
Il coinvolgimento delle biblioteche mira a scardinare l'idea di sapere neutro e universale per innescare una riflessione nei luoghi deputati alla trasmissione e conservazione della cultura e del canone.

Le opere della collezione diffusa permanente sono collocate presso le biblioteche Beato Pellegrino, Centrale di Ingegneria, Centrale di Psicologia "Fabio Metelli", e di Ingegneria dell'Informazione e Ingegneria Elettrica "Giovanni Someda".

GeoTalk. Un viaggio nel cuore della Terra, tra scienza, storia e narrazione 

Incontro con l’autore

Perché la Terra ha montagne e oceani? Cosa sappiamo davvero del suo interno? E come siamo arrivati a capirlo?

A queste domande risponde Lapo Boschi, professore del Dipartimento di Geoscienze dell'Università di Padova, autore del libro Our Concept of the Earth. In modo accessibile e coinvolgente, il libro racconta la storia delle idee scientifiche che ci hanno permesso di comprendere la struttura e il funzionamento del nostro pianeta.

Venerdì 23 maggio alle ore 14:30, la Biblioteca di Geoscienze ospita l'incontro con l’autore: un confronto che attraverserà scienza, storia e divulgazione, rivolto a studentesse, studenti e appassionati della materia.

Novità

Nuova sala della Biblioteca di Filosofia

Due nuove sale alla Biblioteca di Filosofia

Dal mese di aprile la Biblioteca di Filosofia ha ampliato gli spazi dedicati a studentesse, studenti e a tutta la comunità accademica aggiungendo due nuove sale al piano terra di Palazzo del Capitanio in Piazza Capitaniato, 3.

Gli spazi multifunzionali, completamente rinnovati, sono stati resi operativi grazie all’intervento congiunto del Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata (FISPPA) e della Biblioteca di Filosofia, in collaborazione con il Centro di Ateneo per le Biblioteche.

Le nuove sale potranno essere utilizzate come aule studio, spazi per seminari, convegni e attività di Terza Missione, ampliando l’offerta di ambienti a disposizione della comunità studentesca, accademica e cittadina.

In evidenza

LibKey Nomad semplifica l'accesso al testo completo degli articoli scientifici

Accade talvolta di trovarsi di fronte a un paywall sul sito web di un editore, oppure di dover cliccare numerose volte per verificare la disponibilità del testo completo di un articolo trovato su PubMed o Scopus.
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Per l'utenza istituzionale dell'Università di Padova è disponibile l'estensione per browser LibKey Nomad che permette di raggiungere rapidamente il testo completo degli articoli. LibKey Nomad si attiva automaticamente quando si consultano siti web come PubMed, Google Scholar, Scopus e centinaia di piattaforme di editori, facilitando l’autenticazione per la lettura di articoli di rivista in abbonamento.

Open Science

Salvadanaio

I costi per pubblicare ad Accesso Aperto

Conversazioni sull’Open Science

Per il ciclo di incontri Conversazioni sull’Open Science, giovedì 22 maggio alle ore 14:30 si terrà il webinar:

Pubblicare? Quanto mi costi!

Negli ultimi anni la ricerca accademica è diventata progressivamente più consapevole delle spese sostenute per le pubblicazioni, soprattutto per quanto riguarda il pagamento delle Article Processing Charge (APC) dell'Open Access.

I problemi dei costi dello scholarly publishing affondano le proprie radici nella cosiddetta Serial Crisis, iniziata negli anni '70 del secolo scorso, ma le strategie adottate per contenerli sono molteplici: l’adesione ad abbonamenti negoziati, i contratti Read & Publish con gli editori, la promozione di riviste Open Access gratuite (Diamond Open Access), i contratti Subscribe to Open (S2O), e il sostegno alla pubblicazione su archivi istituzionali e disciplinari (Green Open Access) di versioni accettate dagli editori (dal preprint fino alla Version of Record).

Nel corso della Conversazione verrà presentato un quadro generale del mercato degli editori accademici e delle spese affrontate dagli atenei, nonché le soluzioni disponibili per permettere alle autrici e agli autori istituzionali di continuare a pubblicare senza dover affrontare personalmente i costi per l’Open Access.

La partecipazione al webinar è gratuita, previa iscrizione.

Hai perso una Conversazione sull'Open Science?

Se desideri recuperare una Conversazione a cui non hai assistito, puoi trovare tutte le slide delle presentazioni in PHAIDRA.

Inoltre, a partire dal webinar del 24 aprile 2025 su Replicabilità e riproducibilità. Buone pratiche per la scienza aperta, puoi rivedere la registrazione in Mediaspace.

Collezioni digitali

Botanici

Iconoteca dei botanici

Collezioni digitalizzate in PHAIDRA, la piattaforma per l’archiviazione a lungo termine di oggetti e collezioni digitali

L'Iconoteca dei Botanici comprende 2380 ritratti di botanici italiani e stranieri dalla seconda metà del XVII secolo alla prima metà del XX secolo. La collezione è composta di fotografie (carte salate, albumine, aristotipi, platinotipi, stampe alla gelatina a sviluppo), negativi su vetro, incisioni, acquerelli, disegni, dipinti e stampe fotomeccaniche. La collezione è conservata alla Biblioteca storica di medicina e botanica Vincenzo Pinali e Giovanni Marsili.

La raccolta prese avvio nel 1843 a seguito della donazione all’Orto Botanico di sette ritratti ad olio di botanici e si è sviluppata negli anni successivi grazie a Pier Andrea Saccardo (prefetto dell’Orto dal 1879 al 1915), che decise di ampliare in modo sistematico tale collezione, a completamento della sua opera La Botanica in Italia, allargando però le ricerche anche ai botanici stranieri.

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